Casale di 250 mq ristrutturato nel tetto, solai e struttura portante a norma antisismica nel borgo di Catinelli, nel cuore delle antiche Terre Arnolfe sulle colline fra Spoleto e Terni. Il rustico si sviluppa su 3 livelli e dispone di altrettanti ingressi, offrendo a chi lo acquista la possibilità di personalizzarlo con una ristrutturazione su misura, attraverso l’impiego di materiali e soluzioni impiantistiche che rispecchino la personalità del padrone di casa.
Attualmente il casale si presenta al grezzo, con una massiccia struttura in pietra originale a vista e travi in castagno che conferiscono all’insieme un’atmosfera d’altri tempi.
Una soluzione ideale per chi vuole lasciarsi alle spalle la routine quotidiana e concedersi momenti di relax lontano dal frastuono delle città e della civiltà moderna.
Catinelli è un posto di una bellezza unica, va visto per capire e assorbire la sua magia, è un luogo irreale che sembra appartenere a un pianeta roccioso e lunare, un rifugio dell’anima dove immergersi in un bagno di natura. Giunti qui tutto si annulla, la realtà si azzera e lo sguardo vola oltre le nuvole, sopra il campanile della chiesina sulla roccia, in cima ai sassi bianchi che terrazzano l’ultimo tratto di montagna.
Intorno un concerto di cicale che si mischia al profumo di menta e erbe selvatiche, in mezzo a pinete sconfinate, castagneti e tartufaie. Qui anche le case nascono dalla pietra e ne traggono linfa e bellezza, fin dentro gli ambienti che conservano le mangiatoie e le dispense a muro dei contadini.
Catinelli lo conoscono in pochi, soprattutto gli stranieri innamorati di questi luoghi remoti e gli escursionisti che, a piedi, a cavallo o in mountain bike, divorano chilometri di sentieri e itinerari segnalati, ma non solo, perché qui vengono da ogni parte del mondo gli appassionati di speleologia per esplorare la grotta del Chiocchio, una vera ‘star’ per gli amanti delle viscere terrestri. Quando poi sei qui non vorresti più partire per non rompere quell’incantesimo di semplicità e magia che fa tornare indietro di secoli a un altro mondo, dove per una strana alchimia dei sensi si desidera rimanere o, perlomeno, tornare.
Il casale in vendita, che si staglia da uno sperone di roccia, dispone di una corte privata ad “anello” che lo circonda dando la possibilità di realizzare spazi aperti da godere appieno la vista mozzafiato sui boschi e vallate delle colline umbre.
CENNI STORICI SUL BORGO DI CATINELLI
Il piccolo centro abitato di Catinelli si trova appollaiato sopra ad un rilievo roccioso al centro di una vasta area boscata, nella zona montuosa ed impervia, benché panoramica e di grande valore ambientale, che si trova a cavallo tra le più dolci vallate del Torrente Marroggia e del Torrente Tessino.
L’insediamento era già esistente nel 1279, quando faceva parte del gruppo delle ville rurali che componevano il contado del Comune di Spoleto e non sembra sia mai stato interessato da fortificazioni, anche se la sua posizione naturale, in un luogo di per sè stesso inaccessibile e inattaccabile, potrebbe far pensare il contrario.
Si tratta di diverse case con annessi rurali che si sono stratificate nei secoli, fondate sulla viva roccia del rilievo, che presentano soluzioni architettoniche di forte impatto, in modo da dare alla località un’impronta unitaria e caratteristica.
Recentemente gran parte delle case del paese sono state interessate da una fase di recupero strutturale, funzionale e migliorativo, che ne ha valorizzato sia l’aspetto architettonico che quello estetico.
Chiesa della Purificazione di Maria
La piccola chiesa di Catinelli, consacrata alla Purificazione della Madonna, si trova edificata nella parte più alta del paese, originaria del sec. XIV e conserva gran parte della sua struttura romanica originale in grezza cortina bianca.
L’edificio di culto ha comunque avuto un riadattamento in epoca successiva, durante il sec. XVI, periodo a cui appartengono sia la riduzione della navata, che il portale in laterizio, il nuovo pavimento in cotto ed il campaniletto a vela in facciata.
Il piccolo interno, quadrato e coperto a capriata, conserva nella parete di fondo completamente affrescata in epoca cinquecentesca al centro la Madonna col Bambino ed ai lati i Santi Rocco, Barbara, Lucia e Antonio Abate, forse di un compagno e comunque affini allo stile di Piermatteo Gigli, mentre sulla parete laterale sinistra si trova una Madonna di Loreto datata 1577 e a lato destro dell’altare i resti di un’altra Madonna in trono di epoca quattrocentesca.
Durante la riduzione della chiesa operata nel sec. XVI nello spazio rimasto libero dalla chiesa è rimasto il pavimento in pietra romanico con una tomba a pozzetto, che attualmente rimane esterna sul piccolo sagrato.