Ci ha già pensato Roberto Quirino sul finire del secolo scorso a immortalarle nel libro "Le edicole sacre di Spoleto" ma non finiscono mai si sorprendere quelle immagini sacre che occhieggiano dalle nicchie di tante vecchie case, alcune rurali, altre nei centri storici dei castelli medievali disseminati sul territorio. Qualcuna è stata trafugata, come quella impressa sul muro di un'ex casa padronale di Camposalese, fra Protte e San Giacomo, rimane solo l'ovale vuoto, il bassorilievo della Madonnina fu rubato anni fa dai soliti ignoti. Altre reggono allo schiaffo del tempo e sfidano le intemperie offrendosi allo sguardo dei rari passanti nei paesini sperduti della montagna spoletina, una per tutte il volto di Madonna dipinto sulla parete di un ex monastero sulle alture di Acera, un borgo di alta collina nel comune di Campello restituito alle sue pietre e al suo splendore di un tempo (vd. foto)