"La rugiada di San Giovanni era considreata un'acqua miracolosa contro i mali e mischiata a erbe e fiori di campo era un cosmetico naturale per la bellezza della pelle. Messa dentro una brocca per tutta la notte la mattina dopo le ragazze si lavavano con quell'acqua odorosa e leggevano nel fondo del recipiente il nome o il mestiere del futuro sposo". Tratto da "Quando la festa era festa" di Novella Monticelli, ed. Carta Bianca.
La Pro Loco di Spoleto “A. Busetti” in collaborazione con il Micologo Giorgio Fantaulli e con Zon@ambiente, organizza due serate dedicate “All’ Acqua di San Giovanni”, “All’ Estrazione degli Oli Essenziali” dalle erbe e dai fiori che la compongono e una “Escursione Botanica”, finalizzata alla conoscenza e alla raccolta delle erbe e dei fiori utilizzati per realizzare la
“Magica Acqua di San Giovanni”:
Il “Solstizio estivo”, tra magia e sacralità, è quando il sole arrivato al massimo del suo splendore inizia a decrescere. Esso rappresenta il giorno e la notte in cui le forze della natura si scatenano e si decidono le sorti dell’intero anno, per i raccolti e per l’amore.
Associato al “Solstizio estivo”, un rituale arcaico tra paganesimo e cristianesimo:
“L’Acqua di San Giovanni”.
Un rito apotropaico, propiziatorio e purificatorio, che vede l’acqua e una lunga lista di erbe e fiori come protagoniste che acquistano nella festa del Battista, ossia la notte tra il 23 e il 24 Giugno, dei poteri magico divinatori grazie alla rugiada e al firmamento.
Nella seconda ed ultima serata, la Dott.sa Paola Angelini, esperta nel settore illustrerà gli aspetti generali degli oli essenziali, cosa sono e come si estraggono, proprietà e applicazioni. E per concludere, una dimostrazione pratica del procedimento tramite l’uso di un estrattore professionale per ricavare gli oli essenziali da alcune erbe che compongono “L’Acqua di San Giovanni”. Le lezioni si svolgeranno presso la sala della biblioteca “Montagne di libri” della Comunità Montana di Spoleto in via dei Filosofi n°89, secondo il seguente programma:
20-06-2019 Ore 20:30/23:00
“L’Acqua di San Giovanni” e “Solstizio d’Estate”, origini, miti e leggende, descrizione delle erbe e dei fiori che la compongono e curiosità. Un viaggio alla scoperta del rito popolare, tra acqua e fuoco, tra luna e spiritualità.
Relatore: Micologo Giorgio Fantaulli
21-06-2019 Ore 20:30/23:00
“Estrazione oli essenziali”, aspetti generali, cosa sono e come si estraggono, proprietà e applicazioni. Dimostrazione pratica di estrazione degli oli essenziali da alcune erbe che compongono
“L’Acqua di San Giovanni”.
Relatrice: Dott.ssa Paola Angelini
23-06-2019 Ore 9:00 con pranzo al sacco condiviso…
“Escursione Botanica per i Monti Martani”, finalizzata all’individuazione e alla raccolta delle erbe e dei fiori utilizzati per realizzare L’Acqua di San Giovanni , passeggiata suggestiva tra natura, storia e religione.
Accompagnatrice e Guida Botanica: Cinzia Stella, Vivaista, Coltivatrice e Raccoglitrice di erbe spontanee
Il costo per la partecipazione alle due serate è di Euro 10,00 complessive.
Mentre il costo per la partecipazione all’Escursione Botanica” è di Euro 05,00.
Per info e preiscrizioni, rivolgersi al seguente numero:
Giorgio : 3291074686
Sulle alture delle antiche Terre Arnolfe, fra Spoleto e la Valserra, svetta un borgo che sembra uscito da un libro di favole, un paesino medievale incastonato nella roccia, oggi completamente disabitato, ma meta di escursioni per gli amanti del trekking e della mountain bike. Per raggiungerlo ci sono due modi; o si sale da una mulattiera che si diparte da Pompagnano, alle porte di Spoleto, o si percorre la strada di montagna che da Crocemarroggia, in direzione Acquasparta, costeggia Balduini e Castagnacupa per poi riallacciarsi, sull'altro versante, alla Valserra ternana, un tuffo emozionale in una terra antica 'vestita' di boschi, marroneti e tartufaie. Arrivati a Catinelli lo spettacolo toglie il fiato, lo sguardo si spande sulle biancastre terrazze rocciose dominate dalla sagoma della chiesina romanica, qui da quache anno non ci vive più nessuno, non si incontra anima viva, se non le pecore di Angelo, l'unico pastore che di giorno sale fin quassù per pascolare il suo gregge.
CATINELLI
Il piccolo centro abitato di Catinelli si trova appollaiato sopra ad un rilievo roccioso al centro di una vasta area boscata, nella zona montuosa ed impervia, benchè panoramica e di grande valore ambientale, che si trova a cavallo tra le più dolci vallate del Torrente Marroggia e del Torrente Tessino.
L’insediamento era già esistente nel 1279, quando faceva parte del gruppo delle ville rurali che componevano il contado del Comune di Spoleto e non sembra sia mai stato interessato da fortificazioni, anche se la sua posizione naturale, in un luogo di per sè stesso inaccessibile e inattaccabile, potrebbe far pensare il contrario.
Si tratta di diverse case con annessi rurali che si sono stratificate nei secoli, fondate sulla viva roccia del rilievo, che presentano soluzioni architettoniche di forte impatto, in modo da dare alla località un’impronta unitaria e caratteristica.
Recentemente gran parte delle case del paese sono state interessate da una fase di recupero strutturale, funzionale e migliorativo, che ne ha valorizzato sia l’aspetto architettonico che quello estetico.
Chiesa della Purificazione di Maria
La piccola chiesa di Catinelli, consacrata alla Purificazione della Madonna, si trova edificata nella parte più alta del paese, originaria del sec. XIV e conserva gran parte della sua struttura romanica originale in grezza cortina bianca.
L’edificio di culto ha comunque avuto un riadattamento in epoca successiva, durante il sec. XVI, periodo a cui appartengono sia la riduzione della navata, che il portale in laterizio, il nuovo pavimento in cotto ed il campaniletto a vela in facciata.
Il piccolo interno, quadrato e coperto a capriata, conserva nella parete di fondo completamente affrescata in epoca cinquecentesca al centro la Madonna col Bambino ed ai lati i Santi Rocco, Barbara, Lucia e Antonio Abate, forse di un compagno e comunque affini allo stile di Piermatteo Gigli, mentre sulla parete laterale sinistra si trova una Madonna di Loreto datata 1577 e a lato destro dell’altare i resti di un’altra Madonna in trono di epoca quattrocentesca.
Durante la riduzione della chiesa operata nel sec. XVI nello spazio rimasto libero dalla chiesa è rimasto il pavimento in pietra romanico con una tomba a pozzetto, che attualmente rimane esterna sul piccolo sagrato. (si ringrazia per le notizie storiche il prof. Agostino Lucidi - Foto Emanuela Duranti)
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Anche se questa primavera non è la stagione migliore per la produzione di miele, è già allarme per le condizioni climatiche che 'blindano' il lavoro delle api e fanno restare vuoti i melari, l'Umbria si conferma regione mellifera per eccellenza. Particolarmente apprezzato il miele di Spoleto che si produce in più versioni, le più apprezzate sono il miele di castagno e di corbezzolo o il classico millefiori. Ma ne esistono anche altri tipi, come quello di erica dal sapore caramellato, di girasole, di eucalipto, lavanda e rosmarino.
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